Boz
2003-08-20 17:51:45 UTC
Riporto per intero il testo di un articolo pubblicato oggi dalla Gazzetta
del Sud:
NELLE ACQUE DI CAPO D'ORLANDO E BROLO
Piccoli morsi alle gambe di chi si tuffa in mare
CAPO D'ORLANDO Niente barracuda né pesci tropicali ma semplici avannotti
in cerca di cibo che, affamati, "puntano" con decisione i bagnanti: questa
la spiegazione scientifica dello strano fenomeno che nelle acque del mare di
Capo d'Orlando coinvolge decine di turisti e non, allarmati dagli strani
pizzichi alle gambe subiti durante la balneazione. I giovani saraghi e le
micro occhiate, che in maniera massiccia da una decina di giorni hanno
invaso il mare di Capo d'Orlando, Brolo e dell'hinterland,con la loro
voracità prendono di mira chiunque "osi" tuffarsi a mare, col risultato che
in tanti battono in ritirata sulla battigia. Si tratta di piccoli morsi,
simili a carezze e quindi più fastidiosi che dannosi, il cui effetto a
sorpresa però impaurisce non poco gli ignari bagnanti che pensano subito a
pirana o altri simili pesci visto che da tempo si parla di tropicalizzazione
del mare Mediterraneo. Anche se la tropicalizzazione non c'entra, questa
strana estate che con la sua altissima temperatura ha sconvolto non poco
l'ecosistema di questa area. Così per molte specie la riproduzione è stata
anticipata e, complice anche l'assenza dei pesci predatori per la pesca
selvaggia con le paranze sottocosta, il risultato è uno squilibrio
ambientale e quindi una massiccia presenza dei giovani pesci affamati.
Franco Andaloro, dirigente dell'istituto centrale per la ricerca scientifica
e tecnologia applicata al mare e responsabile del progetto "Alien" sul
monitoraggio delle specie emigrate nel mediterraneo ci conferma: «C'è un
reclutamento eccezionale nelle zone sottocosta di questi pesci dovuto a due
fattori. Il primo all'anticipo della riproduzione (anche 30/40 giorni), già
registrata per altre specie come le ricciole e i tonnetti, a causa del
surriscaldamento delle acque ed il secondo al depauperamento dei pesci
predatori. Ma nessun problema: si tratta solo di fastidi e nulla più».
Tropicalizzazione o no dei nostri mari, c'è da segnalare però sempre più
massiccia la presenza nelle reti dei pescatori della zona di pesci
coloratissimi e mai visti da queste parti. I pescatori sono convinti che si
tratti di specie tropicali e, a conferma di ciò, affermano di avere notato
nelle reti anche alcuni esemplari di barracuda. Comparse furtive, ma che
alla luce degli sconvolgimento eco-ambientale della zona registrato in
questi ultimi tempi, lascia sempre più preoccupati. (f.p.)
--------------------------------
Inviato via http://usenet.libero.it
del Sud:
NELLE ACQUE DI CAPO D'ORLANDO E BROLO
Piccoli morsi alle gambe di chi si tuffa in mare
CAPO D'ORLANDO Niente barracuda né pesci tropicali ma semplici avannotti
in cerca di cibo che, affamati, "puntano" con decisione i bagnanti: questa
la spiegazione scientifica dello strano fenomeno che nelle acque del mare di
Capo d'Orlando coinvolge decine di turisti e non, allarmati dagli strani
pizzichi alle gambe subiti durante la balneazione. I giovani saraghi e le
micro occhiate, che in maniera massiccia da una decina di giorni hanno
invaso il mare di Capo d'Orlando, Brolo e dell'hinterland,con la loro
voracità prendono di mira chiunque "osi" tuffarsi a mare, col risultato che
in tanti battono in ritirata sulla battigia. Si tratta di piccoli morsi,
simili a carezze e quindi più fastidiosi che dannosi, il cui effetto a
sorpresa però impaurisce non poco gli ignari bagnanti che pensano subito a
pirana o altri simili pesci visto che da tempo si parla di tropicalizzazione
del mare Mediterraneo. Anche se la tropicalizzazione non c'entra, questa
strana estate che con la sua altissima temperatura ha sconvolto non poco
l'ecosistema di questa area. Così per molte specie la riproduzione è stata
anticipata e, complice anche l'assenza dei pesci predatori per la pesca
selvaggia con le paranze sottocosta, il risultato è uno squilibrio
ambientale e quindi una massiccia presenza dei giovani pesci affamati.
Franco Andaloro, dirigente dell'istituto centrale per la ricerca scientifica
e tecnologia applicata al mare e responsabile del progetto "Alien" sul
monitoraggio delle specie emigrate nel mediterraneo ci conferma: «C'è un
reclutamento eccezionale nelle zone sottocosta di questi pesci dovuto a due
fattori. Il primo all'anticipo della riproduzione (anche 30/40 giorni), già
registrata per altre specie come le ricciole e i tonnetti, a causa del
surriscaldamento delle acque ed il secondo al depauperamento dei pesci
predatori. Ma nessun problema: si tratta solo di fastidi e nulla più».
Tropicalizzazione o no dei nostri mari, c'è da segnalare però sempre più
massiccia la presenza nelle reti dei pescatori della zona di pesci
coloratissimi e mai visti da queste parti. I pescatori sono convinti che si
tratti di specie tropicali e, a conferma di ciò, affermano di avere notato
nelle reti anche alcuni esemplari di barracuda. Comparse furtive, ma che
alla luce degli sconvolgimento eco-ambientale della zona registrato in
questi ultimi tempi, lascia sempre più preoccupati. (f.p.)
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